Le cellule ossee sono sensibili agli effetti diretti del pH poiché l'acidosi inibisce la deposizione minerale da parte degli osteoblasti, ma attiva gli osteoclasti portando alla manifestazione di disturbi ossei che si verificano in numerosi contesti, tra cui invecchiamento, infiammazione, fratture e tumori.
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Il microambiente tumorale ospita molteplici fattori di stress metabolici tra cui l’ipossia e l’acidosi, che hanno influenze significative sul rimodellamento dei tessuti tumorali e peritumorali. Capire questi effetti può essere d'aiuto per ridefinire le terapie antitumorali tradizionali.
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L'acidosi metabolica favorisce l’invasività del carcinoma alla mammella attraverso una serie di eventi extra ed intracellulari, specialmente attraverso la via metabolica ROS-AKT-NF-κB.
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In questo articolo si analizza il rapporto tra acidosi extracellulare con l’insorgere di svariate patologie e con la crescita, lo sviluppo di metastasi e la resistenza alla terapia dei tumori solidi.
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L’immunoterapia è oggi riconosciuta come uno strumento utile a prolungare la sopravvivenza in pazienti colpiti da diversi tipi di tumore.
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La comunità scientifica guarda con grande attenzione alle potenzialità della terapia antiacida. L'idea di base è che i tumori sono acidi e ogni approccio antitumorale deve tener conto delle scoperte del Dottor Otto Heinrich Warburg, che nel 1926 pubblicava l’articolo “The Metabolism of Tumors in the Body”, dove analizzava il fenomeno poi passato alla storia come effetto Warburg.
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